Precompilata online, AIDR: serve alleanza, non attacchi ideologici

Nicastri, presidente Aidr: strano il fuoco amico del presidente Cuchel dell’associazione commercialisti sulle sfide digitali. La precompilata è un passo avanti, non un nemico.
Appare singolare che, nel pieno di un processo di trasformazione digitale senza precedenti, il presidente dell’associazione nazionale commercialisti, Marco Cuchel, scelga di attaccare il sistema della dichiarazione precompilata online. Un sistema che rappresenta uno degli strumenti più innovativi messi a disposizione dei cittadini per semplificare l’accesso ai servizi fiscali e ridurre tempi e costi.
“La digitalizzazione della pubblica amministrazione è una sfida complessa e delicata, che richiede visione, competenze e senso di responsabilità. Prima di criticare pubblicamente un servizio come la precompilata, sarebbe opportuno approfondirne gli aspetti tecnici e normativi, soprattutto quelli legati alla protezione dei dati e alla sicurezza informatica”, dichiara Mauro Nicastri, presidente della Fondazione AIDR (www.aidr.it).
Il sistema della dichiarazione precompilata gestisce milioni di accessi ogni anno e risponde a stringenti criteri di affidabilità, trasparenza e tutela della privacy. Non a caso, la Fondazione AIDR ha sviluppato l’assistente virtuale gratuito TributIAmo, già utilizzato da decine di migliaia di utenti, per accompagnare cittadini, CAF e professionisti nell’utilizzo della piattaforma, rispondendo a oltre 45.000 quesiti nei primi mesi di attivazione.
“È sorprendente – prosegue Nicastri – che proprio un rappresentante di una categoria professionale chiamata ad accompagnare i cittadini nel cambiamento digitale scelga di fare opposizione a un processo irreversibile, che ha già dimostrato benefici evidenti. Le numerose fughe di dati degli ultimi anni impongono agli enti pubblici di dotarsi di tecnologie avanzate, capaci di garantire sicurezza e continuità dei servizi. Un sistema che deve fronteggiare oltre 300 milioni di visitatori l’anno ha bisogno di supporto, non di sfiducia pubblica”.
La Fondazione AIDR invita a un dialogo costruttivo e competente, nel rispetto delle sfide che lo Stato, i professionisti e i cittadini stanno affrontando insieme. “Serve collaborazione, non propaganda”, conclude Nicastri. “La digitalizzazione fiscale è una conquista di civiltà. Criticarla senza proporre soluzioni significa ignorare i reali bisogni di semplificazione e trasparenza che vengono da milioni di contribuenti”.
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