IA e commercialisti: la Fondazione Aidr rilancia TributIAmo, strumento gratuito già usato da oltre 250mila cittadini

Francesco Pagano (Aidr): l’intelligenza artificiale sia un bene comune e accessibile a tutti, non un privilegio per pochi commercialisti.
La seconda guida operativa sull’intelligenza artificiale pubblicata dal Consiglio nazionale dei Commercialisti e dalla Fondazione nazionale dei commercialisti e intitolata “L’aiuto intelligente al commercialista” rappresenta sicuramente un passo importante per avvicinare i professionisti al mondo dell’IA. Tuttavia, sorprende, nell’articolo pubblicato dalla testata giornalistica ItaliaOggi, la totale assenza di riferimenti a strumenti già disponibili e testati, come TributIAmo, l’assistente virtuale gratuito promosso dalla Fondazione Aidr (https://www.aidr.it/assistente-virtuale/) per supportare cittadini e professionisti nella compilazione della dichiarazione dei redditi.
“In un Paese normale – dichiara Francesco Pagano, esperto ICT e direttore generale della Fondazione Aidr – ci saremmo aspettati dall’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili una collaborazione operativa concreta, nell’interesse degli iscritti. TributIAmo, proposto ufficialmente già da mesi allo stesso Ordine, è stato utilizzato da oltre 250.000 utenti in poco più di due mesi, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy e senza alcuna contestazione. È un esempio virtuoso di come l’IA possa essere accessibile, efficace e gratuita”.
La guida del Consiglio nazionale sottolinea correttamente i vantaggi della “deep research” e dei sistemi multiagente, ma accanto alla teoria servono strumenti già pronti e aperti, capaci di offrire vantaggi immediati ai professionisti e ai cittadini. In questo contesto, TributIAmo si pone come soluzione concreta, scalabile e integrabile con ulteriori funzioni, come il monitoraggio delle posizioni fiscali o l’analisi automatica delle novità normative.
“Il rischio maggiore oggi – aggiunge Pagano – è che l’intelligenza artificiale venga piegata a logiche commerciali poco trasparenti, con strumenti venduti a caro prezzo in abbonamento, spesso poco personalizzabili. La digitalizzazione della professione deve essere accessibile a tutti e non un privilegio per pochi”.
La Fondazione Aidr continuerà a mettere gratuitamente a disposizione tecnologie inclusive, promuovendo un uso consapevole dell’intelligenza artificiale a tutela del pluralismo, della trasparenza e dell’interesse generale.
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