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Facebook ora permette a utenti e pagine di disattivare i commenti dei post

La nuova funzionalità permette di scegliere, a priori, chi può lasciare un commento sotto i post della propria pagina o bacheca. La decisione dopo una sentenza in Australia

di Michela Rovelli 
C’è un po’ più di controllo su ciò che succede sulla propria pagina Facebook da mercoledì 31 marzo. Il social network ha annunciato una nuova funzionalità che permette di scegliere chi può e chi non può lasciare un commento sotto ai nostri post. Nello specifico, sarà possibile selezionare le categorie di utenti a cui il commento viene disabilitato. Proprio come ha deciso di fare Twitter recentemente riguardo alle risposte a un tweet.

C’è un po’ più di controllo su ciò che succede sulla propria pagina Facebook da mercoledì 31 marzo. Il social network ha annunciato una nuova funzionalità che permette di scegliere chi può e chi non può lasciare un commento sotto ai nostri post. Nello specifico, sarà possibile selezionare le categorie di utenti a cui il commento viene disabilitato. Proprio come ha deciso di fare Twitter recentemente riguardo alle risposte a un tweet.

Come funziona il controllo

Prima era possibile soltanto controllare i commenti a posteriori, ovvero dopo che erano stati pubblicati. L’unico blocco a priori possibile riguardava un filtro tramite parole chiave: si poteva scegliere quali termini oscuravano in automatico il commento che le conteneva. La novità introdotta da Facebook è sicuramente importante soprattutto per i media e per i personaggi famosi, spesso alle prese con la difficoltà di gestire le «discussioni» – non prive di insulti, volgarità e attacchi – sotto ai loro post. Le pagine o i profili privati possono ora decidere se abilitare i commenti a tutti, a coloro che visualizzano il post, oppure solo a coloro che sono stati taggati. La funzione sarà attiva entro due settimane dall’annuncio del 31 marzo.

La sentenza in Australia

Perché questa decisione? Il Guardian racconta che l’introduzione della disattivazione dei commenti su Facebook è legata a una sentenza del 2019 in Australia che ha stabilito i media sono responsabili dei commenti diffamatori pubblicati dagli utenti sulle loro pagine Facebook. Le stesse aziende si sono quindi rivolte al social network per chiedere più possibilità di controllo. Come detto, a parte l’esclusione di parole chiave, fino ad ora una moderazione a priori era impossibile. E anche a posteriori, la selezione e cancellazione di tutti i commenti diffamatori metteva molto sotto stress il team di moderatori delle aziende che si occupano di informazione. La decisione di Facebook di venire incontro a queste richieste fa fronte anche all’accordo raggiunto col governo australiano sulla gestione delle news sul social network e del pagamento per la pubblicazione di queste. Tra i vari requisiti contenuti nella bozza della legislazione c’era anche la possibilità di moderare i commenti. E anche se il punto è stato poi cancellato nella stesura definitiva, l’indicazione ha avuto un seguito.

Le altre novità per il controllo del News Feed

Oltre che sulla moderazione dei commenti, Facebook è intervenuto anche nella gestione del News Feed da parte dell’utente. Dopo aver creato la funzionalità «Preferiti», per selezionare quelle pagine e quegli amici che vogliamo seguire di più e di cui vogliamo vedere più post in bacheca, ora il social network ha annunciato anche la «Feed Filter Bar», che rende «più semplice passare da un News Feed classificato dall’algoritmo a un feed ordinato cronologicamente con i post più recenti per primi». Insomma, se non volete che sia l’algoritmo a scegliere cosa vedete in bacheca ma volete semplicemente visualizzare gli ultimi post pubblicati, questo filtro ora ve lo permette. Più controllo, dunque, anche qui, messo in mano agli utenti. La funzionalità è già stata attivata sull’app Android mentre arriverà nelle prossime settimane su iOS. Infine, Facebook vuole anche spiegarvi perché vi mostra contenuti da pagine o utenti che non seguite. Con l’opzione «Perché sto vedendo questo?», si aprirà una finestra dove si chiarificano le motivazioni. Che principalmente sono: anche a persone vicine a te, con cui interagisci su Facebook, ne sono interessati; sono gli stessi temi di altre pagine che segui; la localizzazione.

Fonte: Corriere delle sera del 1/04/2021

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