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La moda ai tempi del metaverso

di Vittorio Zenardi, Giornalista e Direttore Aidr Web Tv, Sito e Social Media

Se, con l’avvento dei social media, il rapporto tra esseri umani e socialità ha subito una rivoluzione radicale, con il metaverso si va verso un “Internet incarnato”, quello che Zuckerberg ha definito “sense of presence”.

Il termine metaverso è stato coniato negli anni novanta da Neal Stephenson nel romanzo di fantascienza “Snow Crash “(1992), e viene descritto come una realtà virtuale in 3D, condivisa su una rete mondiale a fibre ottiche e accessibile anche da terminali pubblici: gli utenti si inseriscono in questo universo attraverso avatar; i due livelli della narrazione si intrecciano e si sovrappongono costantemente.

La moda forse per lo scotto di aver capito tardi l’importanza dei social media per i loro brand, ha intercettato subito l’enorme business che può rappresentare per il proprio settore. Secondo le stime di DMarket, il solo mercato delle skin si aggira attorno ai 30-40 miliardi di dollari l’anno. Le strade attraverso cui sta mettendo piede nel digitale sono molteplici e di non ovvia comprensione visto che bisogna districarsi con termini come gaming, realtà aumentata e appunto skin.

Il gaming è il pronipote dei vecchi videogame, con la differenza che oggi offre esperienze talmente immersive che i protagonisti sono ormai un’estensione digitale dei giocatori in carne e ossa. Dunque da vestire adeguatamente attraverso le skin, letteralmente la varietà di pelle con cui “ricoprirli”. Louis Vuitton veste League of Legends, Gucci Rodlox, Balenciaga Fortnite.

Sul futuro dei metaversi garantisce lo stesso Mark Zuckerberg che ci crede al punto da aver cambiato il nome della sua azienda da Facebook a Meta.

La moda digitale o e-fashion permette anche di acquistare dei capi digitali per poi decidere, solo in un secondo momento, di avere nell’armadio anche la loro versione reale.

Siamo solo all’inizio, perché con l’arrivo di paesaggi virtuali in cui vivere attraverso un proprio avatar, le occasioni per vestirsi con abiti fatti di pixel sono destinate ad aumentare in modo esponenziale ed infatti esistono già gli e-store specializzati dove possiamo inviare una nostra foto per farci “cucire addosso” il capo scelto. Lo scopo? Ma è ovvio, postare quelle immagini sui social, come la maggior parte delle cose che facciamo oggi.

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06/02/2025
La Fondazione AIDR (www.aidr.it) esprime le proprie congratulazioni a Claudio Casini, nominato nuovo capo della Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Da diversi anni collaboriamo con gli Uffici in Italia del Parlamento europeo, guidati da Carlo Corazza, e della Commissione europea in Italia per promuovere la cultura e l'economia digitale, consapevoli dell'importanza della trasformazione digitale per la crescita economica e sociale del Paese. Siamo certi che sotto la guida del dott. Casini questa collaborazione potrà ulteriormente rafforzarsi, contribuendo a diffondere le competenze digitali e a favorire l'innovazione nel nostro tessuto economico e istituzionale.
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Il premio è in pieno svolgimento nel sito raccontinellarete.it  e si concluderà il prossimo 31 maggio. Il presidente del premio, Demetrio Brandi,  mostrerà la nuova immagine del premio e del festival LuccAutori realizzata dall’illustratrice e vignettista Marilena Nardi.  Nel disegno si vede una donna immersa nella lettura circondata dai cari, vecchi libri di carta. Sono due le sezioni del concorso dove gli aspiranti scrittori possono cimentarsi. Quella riservata ai racconti brevi e quella per i soggetti per cortometraggi. Si può partecipare anche con racconti rivolti ai bambini.  Intanto in questi mesi la macchina organizzativa del premio non si ferma e viaggia in lungo e in largo attraverso lo stivale con tappe importanti a Napoli, Roma, Torino e Firenze.
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Marilena Nardi firma la nuova copertina dell'antologia 2025 del Premio Racconti nella Rete. L'antologia, edita da Castelvecchi, accoglierà i venticinque racconti vincitori della 24^ edizione del Premio.È la quinta illustratrice a firmare la copertina dopo Margherita Allegri, Silvia Ziche, Silvia Silvestri e Ofelia Lachner. 

 

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